Vanno dall’’abolizione dell’imposta di registro o da un credito d’imposta in caso di acquisto con iva, a seconda della tassazione applicata all’acquisto, al rifinanziamento del fondo CONSAP che permette agli under 36 di godere della garanzia dello Stato fino all’80 sui mutui acquisto prima casa.
Come accedere già facilmente alle agevolazioni?
Per sapere come accedere a tali agevolazioni e affrontare l’acquisto della tua casa affidati ad un professionista del credito. L’acquisto della casa è un momento importantissimo: farti affiancare da un consulente indipendente ti mette al riparo da rischi ed imprevisti, in quanto la preparazione ed esperienza nel settore permette di prevedere e risolvere le problematiche che si incontrano nel percorso dell’acquisto casa e della richiesta del mutuo.
Si sente parlare degli "Under 36" ma il fondo garanzia, potrà essere sfruttato da altre categorie con difficoltà di accesso al credito: ad esempio, chi abita in affitto o si ritrova in situazioni particolari.
Quello che però è davvero interessante, è il potenziamento del fondo CONSAP, all'interno del Decreto Sostegni Bis all'80%. Tale istituto, in realtà, esiste già da diversi anni (era entrato in vigore nel lontano 2014) ma garantiva "solo" fino al 50%.
Chi può accedere alle agevolazioni?
Oltre agli under 36 possono accedere al fondo CONSAP genitori soli che hanno figli a carico. Quindi genitori che non sono più in coppia e che hanno uno o più figli non economicamente autosufficienti. Anche qui è necessario non superare la soglia dei 30.000 euro l’anno.
Questo fondo è fruibile anche da coloro che vivono in una abitazione in affitto. Deve però, l'appartamento, essere collocato all'interno di una struttura di edilizia popolare gestita da un IACP.
Il fondo prevede anche una agevolazione per chi ha un contra1o di lavoro cosiddetto atipico.
E’ importante considerare che si può richiedere la garanzia statale solo presso gli Istituti di Credito che hanno aderito all’iniziativa. A gestire il fondo è CONSAP (Legge n°147 del 27/12/2013).
Decreto Sostegni Bis: ulteriori agevolazioni
Per gli “Under 36” – sempre con un Isee massimo di 30.000 euro/anno – c’è la possibilità di non pagare alcune imposte, come ad esempio: l’imposta catastale oppure l’imposta sostitutiva.
Qualora l’immobile sia di nuova costruzione e quindi soggetto ad Iva – si riceverà un credito d’imposta. Il credito d’imposta è utilizzabile per abbattere l’Irpef.
Vademecum con i documenti necessari per l’accesso al Mutuo prima casa
Per completezza di informazione di seguito un vademecum con i documenti necessari per l’accesso al mutuo prima casa.
Informarsi sui documenti necessari da presentare, al momento della consulenza, vi farà guadagnare davvero molto tempo! Poiché l’istruttoria del mutuo ha delle tempistiche relarivamente lunghe.
I documenti che occorrono, per avviare una pratica di mutuo, ricadono in tre macro categorie:
- documenti anagrafici;
- documenti reddituali e patrimoniali;
- documenti relativi all’immobile;
Documenti Anagrafici
- carta di identità;
- codice fiscale;
- certificato di residenza;
- certificato di stato di famiglia (serve ad accertare chi sono, e quante sono, le persone che vivono col richiedente al momento della richiesta del mutuo);
- estratto dell’atto di matrimonio (è necessario per le coppie sposate per capire la tipologia del regime patrimoniale scelto).
Questi sono i documenti richiesti e servono per ciascun intestatario del mutuo, oltre che per il garante.
Documenti Patrimoniali:
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Bisogna presentare le ultime dichiarazioni dei redditi, almeno gli ultimi due anni.
- titolo di provenienza (cioè il documento che attesta come l’attuale proprietario è venuto in possesso dell’immobile o del terreno. Può essere un atto di compravendita, una dichiarazione di successione, un atto di donazione oppure una sentenza di trasferimento. Quest’ultimo documento, deve intendersi in caso di acquisto dell’immobile all’asta giudiziaria da parte dell’ultimo proprietario);
- planimetria catastale dell’immobile;
- visura catastale storica;
- copia del compromesso o della proposta di acquisto (con una prova del versamento della caparra o dell’anticipo);
- computo metrico dei lavori.
- disegni di progetto;
- autorizzazioni necessarie.
Per i lavoratori a tempo indeterminato, sarà sufficiente un anno, mentre per gli altri soggetti a redditi più variabili, saranno richiesti, appunto, gli ultimi due anni. Ai lavoratori dipendenti saranno richieste anche le ultime due buste paga. Agli imprenditori invece, potrebbe essere richiesto il certificato di iscrizione in camera di commercio (visura camerale). Per i professionisti e gli autonomi, eventuali iscrizioni ai relativi albi e certificato di attribuzione di P.IVA. I lavoratori con contratti atipici – cioè lavoratori stagionali a progetto, a tempo determinato – per dimostrare una certa continuità lavorativa potrebbe tornare utile l’estratto conto contributivo che potete scaricare dal sito dell’Inps accedendo con le vostre credenziali Speed.
In linea di massima, i documenti reddituali e patrimoniali, sono importanti per attestare il possesso di un reddito sufficiente e che, quest’ultimo, sia conseguito con una certa stabilità nel tempo.
Se richiedete un mutuo in una banca dove ancora non siete clienti, potrebbero richiedere anche gli estratti conto dei conti correnti che possedete. Questo per verificare la correttezza della movimentazione del conto, quindi l’assenza di sconfinamento, l’accredito di stipendio o il pagamento delle fatture. Ma anche eventuali giacenze in essere presso altre banche.
La banca infatti, oltre a voler conoscere il vostro reddito, vorrà conoscere anche la vostra situazione patrimoniale, ovvero, quanto denaro avete da parte. Questa informazione è importante sia per verificare che, effettivamente, ne avete a sufficienza per concludere l’operazione che state per poco in essere e, sia per accertare quello che è il vostro patrimonio netto.
Se avete depositi, investimenti, buoni fruttiferi, libretti di risparmio, assicurazione vita e così via, una buona idea è quella di portare con sé, in banca, i documenti che attestano il possesso di questo patrimonio.
In questo modo, la banca, sarà a conoscenza di vostre altre attività potenzialmente liquidabili e, quindi, vi considererà più solvibili.
Documenti relativi all’immobile che volete acquistare:
In ultimo ci sono i documenti relativi all’immobile che intendete acquistare. Sono documenti abbastanza semplici. Si tratta di documenti pubblici che dovreste comunque ottenere prima di fare un’offerta, proprio per poter fare tutte le verifiche del caso.
In caso di ristrutturazione occorre inoltre presentare: :